Filippo Minelli: Chemotherapy Update

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Sabato 15 marzo 2014, 18.30 – 21.30

Link Point, Brescia, Italia

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Il 25 dicembre 2010, a Filippo Minelli è stata diagnosticata una grave forma di Linfoma Non-Hodgkin, un tumore del sangue che nel suo caso ha attaccato anche fegato, milza, midollo e polmoni. È stato ricoverato nel reparto di Ematologia degli Ospedali Civili di Brescia dalla fine di dicembre 2010 a metà agosto 2011. Contrariamente alle aspettative, è guarito.

 

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Al momento del ricovero, gli erano state date poche speranze di vita. In ospedale, per mesi non ha potuto ricevere visite, a causa delle difese immunitarie indebolite dalla chemioterapia. Così, per aggiornare amici e parenti sul suo stato fisico ed emotivo, ha aperto un blog, che aggiornava quotidianamente attraverso il telefono pubblicando delle immagini personalizzate con Phoster, una app per iPhone fatta per realizzare flyer. Giorno dopo giorno, Chemotherapy Update (questo il nome del blog) ha offerto a chi lo seguiva un diario, insieme crudo ed ironico, dei piccoli fatti quotidiani della vita di ospedale, ingigantiti dalla prospettiva di un possibile “unhappy end”: iniezioni, medicinali, buone e cattive notizie, momenti di speranza e di delusione, la caduta dei capelli e la ricrescita della barba, gli incontri con altri pazienti, le visite del prete. Il tutto commentato da brevi frasi sarcastiche che riportano violentemente la vita nel grigiore dell’ospedale: il liquido della chemio fa pensare al Martini o alla vodka; una piantana per flebo richiama alla mente un albero di Natale; le pillole della cura rimandano alle droghe e alla doppia scelta di Matrix; la macchina della TAC a un’accogliente vagina. In ognuna di queste immagini, la forma estroversa del volantino – di solito usato per comunicazioni commerciali o di servizio – viene piegata alla narrazione di una storia personale, che Minelli sceglie di non tenere per sé, ma di esporre col linguaggio diretto e incisivo a cui è abituato.

 

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Al Link Point, questa storia ormai chiusa verrà riproposta sulle pareti dello spazio espositivo, mentre la stanza sarà occupata da un’installazione che ai “souvenir” della cura – sacche della chemioterapia, documenti, siringhe – affiancherà la terra delle campagne in cui Minelli giocava da bambino, e in cui ha cominciato a fare i primi graffiti e fumogeni che popolano la sua eclettica attività di artista. Per anni, in quelle campagne, sono stati riversati fanghi industriali contaminati da policlorobifenili, altrimenti noti con la sigla PCB: inquinanti organici persistenti annoverati fra le principali cause di tumori del sangue.

 

Filippo Minelli (1983) fa arte negli spazi pubblici dalla fine degli anni Novanta. Dal 2005 ha esposto con continuità in personali e collettive in Italia e all’estero, tra cui: Silence/Shapes, Fondaciòn Loewe, Madrid 2014 (solo); Utopian Days, Total Museum for Contemporary Arts, Seoul 2014; Rise of Populism in Europe, LX Factory, Lisbona 2012; ITLIA DI MRD, learn to hate and then to write, ROJO Artspace, Milano 2011 (solo); 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Milano 2011; ACT/OUT, Onomatopee Foundation, Eindhoven 2011; FOTOGRAFIA, Festival Internazionale di Fotografia, MACRO, Roma 2010. I suoi lavori sono stati pubblicati su numerosi libri e riviste, tra cui The Art Of Rebellion (Gestalten, 2003 – 2004). Di prossima pubblicazione la monografia FILIPPO MINELLI: Playing Activism Somehow, Onomatopee, Olanda 2014.